Era un giorno di primavera, Pazienza aveva organizzato una festa per tutto il paese nel suo grande palazzo, e c'erano proprio tutti. I Raggi di Sole suonavano l'orchestra, diretti dal maestro Tempo Libero, nell'aria si spandeva uno strano profumo, probabilmente quello dei fiori di Distensione, appena fuori in giardino. Tra gli invitati spiccavano Stuzzicadente, impettito in un angolo, e Lametta, che si guardava intorno infastidita. E poi c'era la famiglia Cernit, con tutti i suoi colori che ballavano sgraziati in mezzo alla pista, ognuno per conto suo nelle loro forme statiche e quadrate.
Quando Pazienza, la padrona di casa, con il suo vestito colore del cielo, scese in pista, accadde una magia. Lametta e Stuzzicadente, dopo essersi scrutati per un po', si presero a braccetto e iniziarono a volteggiare in mezzo ai Cernit. E un valzer dopo l'altro trasmisero la loro grazia e il loro ritmo a tutta la sala, e anche i mattoncini colorati si sciolsero un po', si invitarono uno con l'altro, adattarono il loro passo e le loro mani a quelle dei loro partner...
A fine serata Pazienza era molto contenta. Stuzzicadente e Lametta ora chiacchieravano vicini, e tutta la famiglia Cernit ancora danzava, in mille e duemila bellissime combinazioni, e ancora l'orchestra suonava...e non avrebbe smesso mai.
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